10 luglio 2019
LUG102019

LIVENZA, UN FIUME DI SAPORI 2019

LIVENZA, UN FIUME DI SAPORI 2019



<<LIVENZA: UN FIUME DI SAPORI>> 2019



A partire dal mese di luglio prenderà il via anche quest’anno la poliedrica rassegna dedicata all’«Anguilla del fiume Livenza» con una sempre più nutrita serie di date che andranno ad interessare i locali del gruppo de «I Ristoratori della Livenza» ed i relativi territori d’afferenza, giungendo a coprire un’ampia area riconducibile all’intera greenway dell’itinerario denominato «GiraLivenza» compreso nella città metropolitana di Venezia.
L’iniziativa, nata una decade fa in seno al circoscritto alveo del comune di Torre di Mosto, riconosciuto come «Paese dell’anguilla di fiume», ha visto, nel corso degli ultimi anni, per volontà del suo ideatore principe, Luca Ortoncelli, un costante ampliamento delle istituzioni, associazioni e gruppi territoriali che in essa hanno trovato una proficua comunità d’intenti, frutto di un’etica inclusiva e fortemente improntata alla valorizzazione e tutela di quel patrimonio autoctono costituito dalle tipicità agroalimentari e dell’ittiofauna proprie dei territori interessati dal basso corso del Livenza.
Grazie anche all’interessamento accorato e fruttuoso della condotta «Slow Food» del Veneto Orientale, dimostratasi estremamente sensibile e proattiva in merito al riconoscimento dell’anguilla del Livenza quale specie ittica di gran pregio ed interesse, non solo culinario ma altresì culturale, per l’intera comunità abitativa sita nelle prospicienze del fiume, si è favorito il coinvolgimento di molti enti ed associazioni riconducibili a tal contesto. E così, oggigiorno, la kermesse può fregiarsi della partecipazione di un copioso numero di istituzioni della città metropolitana di Venezia, ovvero il comune rivierasco di San Stino di Livenza e il comune di Ceggia, dei contributi delle amministrazioni di aree limitrofe dalla spiccata rinomanza vitivinicola e dedite all’agricoltura biologica, quali Pramaggiore ed il «Biodistretto» con sede ad Annone Veneto, nonché di tutte le corrispettive Pro Loco, cui va ad aggiungersi la Pro Loco di un importante polo turistico e balneare, naturale sbocco marittimo per le acque del rivo, come Caorle certamente è.
Sotto l’egida di precetti condivisi quali la sostenibilità, il consumo consapevole e la tutela dell’ambiente, e con il patrocinio di «Slow Food», negli ultimi 2 anni si è giunti al riconoscimento ufficiale della «Comunità dei pescatori e dei ristoratori del bisàt della Livenza», ed il conseguente inserimento nella cosiddetta rete di «Terra Madre» che riunisce le comunità del cibo buono, pulito e giusto di tutto il mondo, coronato dal benvenuto personalmente attestato dal fondatore di «Slow Food International», il gastronomo e sociologo Carlo Petrini. In particolare, nel corso del 2018, l’attività d’interscambi culturali si è ulteriormente intensificata, con Felice Gazzelli, detto il Canarìn, decano tra i pescatori del fiume Livenza, già Gran Maestro della «Confraternita del Bisat», a divenire l’ambasciatore incaricato di introdurre alla conoscenza dell’autoctona anguilla di fiume una platea sempre più ampia ed interessata su scala nazionale, ottenendo, tra le altre cose, una nomina ad honorem quale docente nel progetto vòlto alla creazione di un’università diffusa, per complementare i corsi di Scienze Gastronomiche tenuti nell’ateneo di Pollenzo (CN), nella convinzione che, in campo gastronomico, le conoscenze accademiche ufficiali debbano dialogare con i saperi tradizionali del mondo contadino ed artigiano.
Sulla scorta di tali basi ed assunti, forti dei riscontri, sia numerici che mediatici, ottenuti in particolar modo nelle ultime due edizioni, quantificabili in una cifra attestabile attorno ai 500 avventori ospitati dai vari locali de «I Ristoratori della Livenza» in ciascuna stagione, il programma della rassegna «Livenza: un fiume di sapori» 2019 si fa ancor più ricco e variegato, con ben 7 appuntamenti ospitati da altrettante rinomate cucine del territorio, nel periodo d’elezione del bisàt, tra luglio ed ottobre, in un itinerario che si snoda da Motta di Livenza a Caorle, passando per San Stino di Livenza e Torre di Mosto, toccando le contigue zone di rinomanza enologica ed agricola di Annone Veneto e Pramaggiore, in cui ciascun «Mastro Ristoratore» presenterà la propria personale visione nel preparare l’anguilla, destreggiandosi tra rispetto per le tipicità, sostenibilità delle materie prime utilizzate ed attenzione alle più moderne istanze del gusto.
A supporto e coronamento di questo percorso si terranno, inoltre, 4 eventi specificamente tematizzati.
Il primo, denominato «Green Livenza Day 2.0» avrà luogo sabato 13 luglio, fungendo da tappa d’aperura del calendario della kermesse e prendendo le mosse alle ore 11.00 dall’approdo fluviale «Liquentia» di La Salute di Livenza, al fine di introdurre il concetto di turismo a ridotto impatto ambientale, finalmente applicabile anche nell’alveo del nostro fiume grazie all’utilizzo della barca elettrica messa a disposizione dall’associazione «I Love Piave»; il programma prevede delle mini crociere sul natante ecologico con la possibilità di degustare una particolare tipologia di vino «col fondo» lasciato riposare appositamente nelle fredde acque del rivo e, a precedere il pranzo inaugurale con il «bisàt» presso la trattoria «La Gassa», nell’ameno borgo di Sant’Alò, a San Stino di Livenza, una breve conferenza di presentazione degli itinerari turistici «green» del «GiraLivenza», percorribili per mezzo della suddetta imbarcazione e delle bicilette ed e-bike noleggiabili in località Cà Corniani a Caorle.
Nel mese di settembre, a Torre di Mosto, il «Paese dell’anguilla di fiume», la sera di venerdì 13, con il ristorante «Antica Caneva» a fungere da ideale cornice agreste, si terrà la «Festa della Livenza», meeting più conviviale, leggero e frizzante, coadiuvato da intrattenimento musicale dal vivo, per festeggiare in allegra compagnia il secondo anno di vita della comunità del cibo del «Bisàt del fiume Livenza».
Mentre sabato 12 ottobre i riflettori saranno puntati sui più tipici prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento nostrano, nella giornata dedicata ai «Mulini del Gusto», a partire dalle ore 11.00 ne «La Castellina», storico edificio del parco di borgo Belfiore a Pramaggiore, con la presentazione di eccellenze enogastronomiche tradizionali oggetto di una sempre più pregevole ed opportuna riscoperta, ovvero le autoctone farine di mais per polenta di varietà «Biancoperla» e «Rosso San Martino», insaccati quali la soppressa veneta ed il localissimo «linguàl» e naturalmente i rinomati vini D.O.C. dell’area Lison-Pramaggiore, di cui seguirà una degustazione in loco.
Il programma giungerà a naturale conclusione venerdì 22 novembre, nuovamente a Torre di Mosto, nell’ormai consueto happening eno-gastronomico denominato Premio «Bisàt d’Argento», giunto alla 4ª edizione, con la cena di gala in cui sarà decretato il miglior piatto d’anguilla di quest’anno, ospitata negli eleganti ambienti di «Villa O’Hara» ed impreziosita dal contributo dei docenti e degli studenti del centro di formazione professionale «Lepido Rocco» di Pramaggiore, addetti al servizio in cucina e in sala, e da tutti i prodotti tipici inseriti nel novero delle «Eccellenze Liventine».

Data creazione: 22-10-2008    |    Data ultima modifica: 22-02-2019
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