Elettori temporaneamente all’estero (minimo tre mesi) Voto per corrispondenza
Il Ministero dell'Interno ha stabilito che, nelle more della conversione in legge del decreto legge n.25/2017 e della conseguente pubblicazione in G.U. e in attesa della dichiarazione di rito da parte dell'Ufficio centrale del referendum presso la Corte di Cassazione che le operazioni referendarie non avranno più corso, vengano avviati i procedimenti relativi ai referendum popolari i cui comizi sono stati convocati per il 28 maggio 2017, emanando specifiche disposizioni sui più immediati adempimenti.
Nello specifico, gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale, nonché i familiari con loro conviventi, potranno partecipare al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari italiani (legge 459 del 27 dicembre 2001, quale modificata dalla legge 6 maggio 2015, n. 52).
Tali elettori che intendano partecipare al voto dovranno far pervenire AL COMUNE d’iscrizione nelle liste elettorali ENTRO IL PROSSIMO 26 APRILE (con possibilità di revoca entro lo stesso termine) una OPZIONE VALIDA PER UNA UNICA CONSULTAZIONE.
l'opzione
L’opzione può essere inviata per posta, per telefax, per posta elettronica anche non certificata, oppure fatta pervenire a mano al comune anche da persona diversa dall’interessato.
La dichiarazione di opzione, redatta su carta libera e obbligatoriamente corredata di copia di documento d’identità valido dell’elettore, deve in ogni caso contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’ufficio consolare (Consolato o Ambasciata) competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (trovarsi per motivi di lavoro, studio o cure mediche in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale; oppure, essere familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni [comma 1 dell’art. 4-bis della citata L. 459/2001]).
La dichiarazione va resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), dichiarandosi consapevoli delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci (art. 76 del citato DPR 445/2000).
Modalità di trasmissione:
Posta elettronica certificata (PEC): comune.sanstinodilivenza.ve@pecveneto.it
mail: anagrafe@sanstino.it
fax: 0421310080
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