Il territorio sanstinese è stato caratterizzato nella parte meridionale da ampie lagune e paludi fino a pochi decenni orsono.
Sino alla prima metà del XX secolo questi ambienti si sono rivelati molto dannosi per gli uomini, sotto diversi aspetti, infatti erano fonte di malattie, come la malaria, e non sufficientemente produttivi.
Si è proceduto così, con le grandi opere di bonifica, a sottrarre i terreni alle acque per renderli coltivabili e poterne ricavare i prodotti che hanno permesso a molte famiglie di vivere.
Le Lagune
Le lagune però erano anche un enorme serbatoio di biodiversità con moltissime specie di animali e piante che sono andate in massima parte distrutte con le operazioni di bonifica.
E' anche per questo motivo che all'interno del progetto di ricostruzione storica dei boschi di Bandiziol e Prassaccon si è voluto lasciare un ulteriore segno di quello che era il territorio e il paesaggio di S. Stino con la creazione di un'area umida, in parte simile alle numerose aree umide un tempo presenti anche all'interno del bosco, denominate bassone. Questo intervento si pone non solo come operazione di recupero "filologico" dell'assetto idraulico pre-bonifica ma, soprattutto, presenta una notevole valenza ambientale poiché viene ricostruito l'habitat naturale di varie specie di uccelli.
Il laghetto è situato nella parte orientale del Bosco di Bandiziol, si sviluppa per una superficie di circa 10.000 mq e presenta una forma tondeggiante con alcune piccole isole al suo interno.
Per meglio riprodurre diversi habitat lacustri il laghetto presenta varie profondità, da pochi centimetri a oltre 2 metri, offrendo così la possibilità a molte specie di uccelli di trovare l'ambiente idoneo per stazionare. Infatti nelle acque meno profonde e nelle aree marginali è possibile vedere aironi, garzette, pivieri, germani e altre anatre di superficie.
Sul resto del laghetto si trovano le strolaghe, gli svassi, le anatre tuffatrici che trovano il cibo in acque aperte o su fondali profondi.
Le isole e le tortuose forme perimetrali sono state create appositamente per permettere all'avifauna di nascondersi, trovare rifugio, in modo che possa essere disturbata il meno possibile dalla presenza antropica.
Infatti la conformazione delle sponde e la vegetazione (canneto, vegetazione erbacea e arbustiva), offrono tutti gli ambienti necessari per il riposo, l'alimentazione e la nidificazione degli uccelli.
Il Cason tipico
A sud-ovest , presso la riva del laghetto, è stato costruito il Cason del Bandiziol.
Si tratta di un edificio in muratura che si sviluppa su tre piani, di cui uno seminterrato che viene adibito a osservatorio ornitologico.
Il piano seminterrato è progettato per l'osservazione diretta dell'ambiente acquatico e aereo, difatti è provvisto di due finestroni che offrono una visuale a "occhio di rana" tale da permettere la visione di uccelli, ma anche di anfibi, pesci e piante che popolano il laghetto.
Il piano terra è utilizzato soprattutto per l'accoglienza degli "ospiti-visitatori" mentre dal primo piano si può dominare completamente lo specchio d'acqua per un ottimale svolgimento del "bird watching", senza recare disturbo all'avifauna presente nell'area umida.
Il Cason è raggiungibile dall'antica stradina Munisture, attraverso un percorso in mezzo al bosco.